Questo
circuito permette di rilevare la presenza di trasmettitori
nell’ambiente, fino a frequenze (testate) di 1.2 GHz. Una radiospia
operante entro tale frequenza viene rivelata dall’accensione del led.
La sensibilità è regolabile tramite potenziometro e, per rendere
efficace la ricerca, occorre abbassarla fino al limite di spegnimento
del led. Un segnale radio più forte del rumore di fondo porterà il led
ad accendersi di nuovo quando ci troviamo in prossimità di una
trasmittente. E' possibile trovare videocamere wireless analogiche, ma
quelle Wi-Fi con protocollo IP non vengono rilevate, viste le frequenze
in gioco (2.4 o 4.8 GHz), e per queste occorrono tecnologie SMD e chip
dedicati come l’ AD8318 della Analog Device che lo mette anche a
disposizione come sample gratuito, e che arriva fino a 8 GHz. Mi
riservo di progettarne uno appena trovo il tempo. Per impieghi modesti
con tecnologie analogiche, il rivelatore quì proposto è molto pratico.
Per
la progettazione sono andato avanti per aggiustamenti successivi, a
partire da un OPAMP della Texas Instrument, il TLE2022 del quale avevo
alcuni samples, ma nulla vieta di usarne altri. Ne ho usato uno stadio
come amplificatore di segnale, collegando all’ingresso non invertente
uno rivelatore non accordato, costituito da una coppia di diodi al
Germanio (minor tensione di soglia e quindi miglior sensibilità)
seguiti da un livellatore con un condensatore ceramico da 0.1 uF in
parallelo ad una resistenza da 100K. Il secondo stadio dell’opamp è
usato come comparatore a soglia. L’uscita del primo stadio è inviata
all’ingresso non invertente, mentre sull’altro ingresso ho posto un
partitore formato da un potenziometro da radiolina (5K) ed una
resistenza da 27K a monte. Il valore di quest’ultima è stato scelto per
avere 0,8V cul centrale del potenziometro a metà corsa. Tale soglia
l’ho dedotta da misure dirette e, a seconda del modello di OpAmp,
potrebbe variare, imponendo diversi valori per la componente fissa del
partitore. Il led si accende quando il segnale RF, raddrizzato dai
diodi, livellato ed infine amplificato dal primo stadio
dell’operazionale, porta ad una tensione superiore a quella impostata
col potenziometro. Ho misurato 4-8 mV in uscita dal gruppo
rivelatore/livellatore, a causa degli onnipresenti segnali radio
presenti nell’ambiente. Avvicinandosi ad una telecamera wireless
analogica da 1.2 GHz, il livello arrivava a 50 mV e più, in funzione
della distanza. Ho provato anche con telefonini GSM ed in questo caso
il livello sale alle stelle. Per gli SmarthPhone, il led si accende
solo a pochi centimetri di distanza. Non dubito che con componenti
dedicati, come quello citato prima, si possa tranquillamente ricevere
il segnale generato da questa classe di dispositivi, come anche dai
Router WiFi e da telecamere IP. Sono curioso di verificarlo, dopo che i
samples AD mi saranno arrivati.
Costruzione
Dal
punto di vista costruttivo ho usato materiale recuperato ed una
millefori come pcb, che funziona senza problemi avendo l’accortezza di
collegare i diodi al germanio molto vicini all’antenna. Ho montato
un’antenna telescopica da 80 cm saldando il dato sul lato rame.
Consiglio di variarne la lunghezza per accordarla alle varie frequenze
da rilevare durante l’uso. In luogo dell’interruttore ho preferito un
pulsante, per non correre il rischio di scaricare la pila lasciando
inavvertitamente l’apparecchio acceso dopo l’utilizzo.
Metto di
seguito lo schema e le immagini. Il PCB su millefori è realizzabile “a
occhio”, ma ho creato una immagine con correzione della prospettiva e
sovrapposizione dello schema di collegamenti. Ovviamente si tratta solo
della mia implementazione, che ognuno può adattare al contenitore, al
potenziometro, all’antenna ed alle altre parti che ha a disposizione
nei cassetti… Buon lavoro !
Schema elettrico. Il condensatore C1 è di tipo ceramico. L'opamp è reperibile come sample presso Texas Instrument. E' possibile usare altri modelli, ma in questo caso verificate il valore di R4. Potrebbe essere necessario ritoccarlo.
Il mio montaggio su millefori. Ho raddrizzato l'immagine originale e vi ho sovrapposto un layer grafico per mostrare i collegamenti. In alto a destra il foro che porta al dado, saldato sul lato rame, per il fissaggio dell'antenna telescopica. Il potenziometro da 5K è del tipo a rotellina zigrinata, impiegato per esempio sulle radioline. Bloccate i fili della clip per la pila da 9V con un ponticello. A proposito, occorre un ponticello: è quello bianco sopra al chip. I diodi al germanio è bene che siano vicini all'antenna. Il led ha un pezzo di nastro isolante che lo isola dal corpo dell'antenna, che gli passa sopra. I morsetti servono per collegare la basetta al pulsante, solidale con il contenitore.
Saldature lato rame. Notare il dado per l'antenna. La zona segata via in alto a destra lascia spazio al pulsante, che andrà collegato ai morsetti visibili sul lato componenti con due spezzoni di filo.
Inserimento nel contenitore, opportunamente forato. Il pulsante è u microswitch agganciato direttamente alla plastica tramite le sue quattro clip/pin a fori di 1mm di diametro. Prevedere lo spazio per la rotella zigrinata del potenziometro. Questa scatola è dotata di coperchio separato per la pila da 9V.